Montagne di una vita
C'è una tensione talvolta insostenibile in questo libro nel quale Walter Bonatti ripercorre momenti della sua vita di scalatore entrati, ormai, nella leggenda dell'alpinismo. Si succedono, in rapido scorrere, ascensioni formidabili e dure prove non solo alpinistiche ma anche di sofferta esperienza umana, tra cui spicca la spedizione italiana che nel 1954 conquista il K2. Bonatti nella terribile notte che precede il raggiungimento della vetta, dopo aver portato ai due suoi compagni la provvista di ossigeno determinante per la vittoria, vive la tremenda vicenda del bivacco all'addiaccio oltre gli 8100 metri, che si inciderà per sempre, "come un marchio di fuoco", nel suo animo. L'omissione di verità scomode e le menzogne che ne seguiranno, tramandate anche nelle relazioni ufficiali, negli anni allontanano definitivamente Bonatti dall'alpinismo estremo. Col tempo e attraverso nuove imprese si rafforza sempre più la sua autentica natura, quella che emerge in ogni pagina di questo libro. La curiosità verso il mondo, colto in tutti i suoi variegati orizzonti, esplorato con inesausta vitalità, s'intreccia al suo pacato radicarsi verso le realtà che più gli sono vicine.