Tatuaggio (Il)
In odio a Giulia che l'ha lasciato, Fabio, antiquario romano quarantenne, decide di farsi tatuare sotto la pianta del piede sinistro il ritratto di lei per poterla calpestare all'infinito. Ne deriva qualcosa di simile a un incantesimo infausto, una fattura d'amore e di vendetta che porterà i protagonisti alla rovina. Ma la magia è solo apparente: sarà il rancore scaturito dal loro immenso amore a travolgerli. Fabio è un uomo senza qualità con una spiccata vocazione a valorizzare tutto ciò che è futile e falso, arrivando a giocarsi il destino professionale sulla vendita di una misteriosa e presunta 'terza Venere' del Tiziano. Piace alle donne, molto meno a se stesso, e si compiace di nobilitare il suo istintivo risentimento verso il prossimo ostentando un anarchismo di maniera. Falsi incantesimi, falsi amori e false opere d'arte fanno da cornice al suo disastro esistenziale, imprigionandolo in un gioco di specchi senza vie d'uscita. A partire da Giulia e attraverso Maddalena, sorella di Giulia minorenne e spregiudicata, Fabio si muove in una Roma confusa e malata, immalinconita dalle piogge di una tardiva primavera, per recarsi all'ultimo appuntamento con Viola, infermiera dal passato e presente ambigui, che determinerà la sua sorte.