Ultimo domicilio conosciuto di Mickey Acuña (L')
Mickey è un uomo sospeso a metà fra un passato non ben definito e un futuro carico di incertezze. Emerso misteriosamente dal mitico sfondo del Southwest americano, il protagonista si rifugia in un ostello della YMCA per leccarsi le ferite, nella vana attesa di un "assegno pieno di zeri" che dovrebbe cambiare il corso della sua vita. Con il passare dei giorni e delle settimane l'assegno resta un miraggio e i soldi cominciano a scarseggiare. Mickey trova qualche lavoretto occasionale, poi accetta un posto da addetto alla reception e si integra gradualmente nella vita di quella strana comunità di sbandati: gioca a palla al muro e a ping-pong con i vicini di stanza, beve caffè, si ubriaca nei bar, si innamora di donne incontrate per strada o conosciute al lavoro. Nello squallore dell'ostello, Mickey diventa inconsapevolmente il punto di riferimento per un gruppo di persone alla costante ricerca del contatto umano e di un senso alla loro precaria esistenza: tra queste il Sergente, che pranza da McDonald's con dei buoni sconto; Omar, abbandonato dalla moglie Lucy, che affoga rabbia e dolore in epiche sbornie; Rosemary, la cui imponente stazza fisica eccita Mickey e al tempo stesso lo disgusta. Gilb coglie con bravura il ritmo vitale di questo microcosmo venato di tristezza e desolazione, caratterizzato da un'inestinguibile fame di affetto. Mickey mantiene un distacco sospettoso da questo mondo, che a sua volta lo guarda con sospetto, e lotta costantemente per mantenere viva la propria libertà e autonomia, fino a quando la storia converge inesorabile su di lui per risolversi in un finale inaspettato e scioccante.