Ho sognato i suoi occhi
Nell'ambiente arcaico e patriarcale del Mezzogiorno di cinquant'anni fa, un nobiluomo calabrese innamorato di una contadina accetta, per salvare il buon nome della famiglia, un patto crudele con i suoi genitori: non sposare la donna che ama perché indegna di lui, non riconoscerne i figli e rinunciare alla primogenitura. Così Giovanna appena nata verrà affidata a contadini, poi ripresa in casa come frutto di concubinaggio e figlia di n.n. La sua infanzia sarà segnata come quella di una 'bastarda'. Ma lei si innamorerà di un giovane toscano, fermatosi di passaggio, una sera, nella casa del padre. I due si scriveranno lettere di cauti approcci per parecchi anni, poi lui tornerà a vederla. Si fidanzeranno dopo aver vinto la forte opposizione paterna e si sposeranno per procura quando lui si troverà per lavoro in Somalia dove lei lo raggiungerà, e subito faranno un figlio vivendo in una casa che è quasi una capanna, tra le zebre, le giraffe e gli elefanti, nella savana presso Kisimaio.
Momentaneamente non ordinabile