Thérèse e Isabelle
"Thérèse e Isabelle" è la storia di una delicata quanto scabrosa iniziazione omosessuale in un collegio femminile, d'ispirazione autobiografica come quasi tutta l'opera di Violette Leduc. Il testo, che è possibile leggere ora nella sua versione originale e che costituiva l'inizio di un romanzo, "Ravages", fu al centro di un vero e proprio dilemma editoriale, uno degli eventi più significativi e drammatici della sfortunata carriera letteraria di Violette Leduc. Siamo nel maggio del 1954. Leduc, all'epoca nota solo a una ristretta cerchia di ammiratori, era soprattutto apprezzata da Simone de Beauvoir che l'aveva seguita sin dai suoi esordi, senza lesinare né consigli né sostegno finanziario; fu la stessa Simone de Beauvoir a presentare il manoscritto a Gallimard. "Thérèse e Isabelle" era il primo lungo capitolo del romanzo, un episodio perfettamente conchiuso che trasponeva una felice vicenda personale: la passione travolgente e contraccambiata per una compagna di collegio, Isabelle, durata lo spazio di una stagione. Il romanzo, del resto, si sviluppava in prima persona e lo stesso nome della protagonista, Thérèse, non era altro che il primo nome di battesimo di Violette Leduc. Il racconto venne quindi prima censurato da Gallimard, poi smembrato e sensibilmente rimaneggiato dalla stessa Leduc. Oggi finalmente il testo ritrova la sua coerenza e continuità iniziali. Un'opera a se stante che si inserisce a pieno diritto nel panorama novecentesco francese. (Dalla postfazione di Carlo Jansiti).
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