Fuoco che non brucia. Studi sull'alchimia (Il)
"Per poco che se ne approcci la storia più recente, complessa e proteiforme, l'alchimia ci si para innanzi come un fiume carsico, una corrente sotterranea cui uomini e donne di tempi e culture diverse, in diverse declinazioni e caratteri, sembrano aver attinto e attingere tuttora. Arti figurative e plastiche, letteratura colta e popolare, così come le più recenti arti minori, denunciano sempre più di frequente il segno inoccultabile di una persistente influenza ermetica. Mircea Eliade ricordava come il sogno alchemico e prometeico della trasformazione del reale fosse, in qualche modo, il segno fondamentale della civiltà della tecnica in cui siamo immersi. Forse è la coscienza di ciò che rende ineludibile il discorso ermetico per chiunque oggi sia alla ricerca di un senso ulteriore a quello della degenerazione post-illuminista denunciata dalla scuola di Francoforte. O forse è solo la tenace memoria di una radice insopprimibile, una persistente reminiscenza di un diverso piano del rapporto tra uomo e cosmo, ormai nascosta in plaghe dell'essere troppo profonde ed eteree per poter essere luminosa, chiara e definita. Abbiamo riunito autorevoli studiosi di varia formazione e provenienza con alcuni discepoli contemporanei dell'Arte regale per creare un luogo di confronto collettivo e di libero approfondimento sui paesaggi inaspettati e sulle luminose prospettive ancora nascoste del bellissimo e in gran parte inesplorato Giardino di Hermes."
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