Sono una vecchia comunista
Com'è possibile nella Romania di oggi che così tante persone, uomini e donne vissuti sotto un regime totalitario e disumano, possano sentire nostalgia per i tempi che furono? Servendosi dell'intermediazione di una vecchia signora che racconta la propria vita in prima persona, Dan Lungu cerca di decostruire il meccanismo della nostalgia e di risolvere questo enigma psicologico. Emilia Apostoae, che ha vissuto gran parte della vita sotto il "regime del popolo", riceve un giorno la telefonata della figlia Alice (immigrata in Canada) che, in occasione delle imminenti elezioni politiche, esorta la madre a non votare per gli ex comunisti. La telefonata fa precipitare la donna in una grave crisi di identità, dalla quale cercherà di salvarsi rimembrando il passato. Sarà proprio questo tuffo nei ricordi a portarla a mettere in discussione una delle poche sicurezze della sua vita, quella cioè che ai tempi di Ceausescu si vivesse meglio.
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