Cinquant'anni, cento chiese. L'edilizia di culto nelle diocesi di Firenze, Prato e Fiesole (1946-2000)
Fra XIII e XIV secolo si assiste nell'architettura fiorentina a un grande rinnovamento, i cui protagonisti sono i nuovi enti civili (i podestà stranieri) e religiosi (ordini mendicanti e cistercensi), che propongono una concezione dello spazio e metodi per la sua realizzazione originali. Arnolfo di Cambio, interprete delle mutate esigenze urbanistiche e architettoniche, introduce nuovi modelli formali e tecnici che aggiornano improvvisamente il patrimonio degli artigiani fiorentini. In particolare, il confronto fra la consistenza e la documentazione dei manufatti edilizi mostra l'importanza degli strumenti di lavorazione della pietra che, spesso indicati nei progetti architettonici, possono svelare sconosciute paternità.
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