Il rapitore di anime
"Qualcosa lo sveglia, ridesta la fame nelle sue viscere, chiama. Lui lecca la brezza, assaggia un pezzetto di paura dall'aria gelida. Acquolina, guance tirate che vogliono distendersi, deformarsi con gemiti e urla. Là c'è un dolore... Lui lecca, lecca il dolore, sapore di urla. Ci sono suppliche, un'implorazione. Le vecchie anime si agitano nelle sue viscere, mangiano dentro di lui come lui se le mangiò, affamato. Procede, più svelto adesso, una luce lo guida, fiamma di candela, una sola, accesa".In una terra arida e senza piogge una bambina di sette anni vive sola con la madre, in una fattoria isolata da tutto e da tutti, ad attendere con ansia le visite paterne nei fine settimana. L'unica sua compagnia è il cane Boesman, e i demoni che la madre Bella ritrae nei suoi quadri e con cui parla durante le sue passeggiate nel frutteto. Faith, come tutti i bambini, capisce senza capire, assorbe gli inspiegabili e dolorosi avvenimenti che costellano la sua infanzia collocandoli in una logica tutta sua. Quindici anni dopo Faith tornerà in quella casa, per affrontare finalmente quelle ombre, per poter capire, da adulta, che cos'accadde veramente quella notte. Scritto con un linguaggio che sembra nascere dalla terra che ritrae, accecante e buia, un romanzo ambientato in Sudafrica, in pieno apartheid, diventato un caso letterario in Inghilterra ed entrato nella cinquina del premio Whitbread, insieme con Nick Hornby e Salman Rushdie.
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