Ti lucido la vita
Emily si sente scollegata. Dalla sua casa, enorme e (un tempo) bellissima, ora diventata talmente cupa e trasandata che perfino gli spettri si rifiutano di infestarla; dai suoi figli, ormai adulti; da suo marito Alex, un tempo idealista e romantico, ora un arido capitalista intossicato dal lavoro; e soprattutto da se stessa, che da piacente e solare matrona si è trasformata in una casalinga sciatta e al limite dell'obesità. Che fare? Convinta di essere ormai irrimediabilmente alla deriva, Emily decide almeno di provare a salvare la casa: ed ecco che arriva Mae, colf. Colf? Con i suoi quattro figli da quattro uomini diversi (e spariti), un padre poco raccomandabile ma molto ossigenato, un nonno irascibile, Mae è una forza della natura che si abbatte su Emily e sulla sua famiglia come un uragano, sradicando i rapporti ammuffiti e spazzando via la polvere del rancore e dell'autocompatimento. Da quel momento in poi, come in un film che da bianco e nero diventa di colpo a colori, parte una catena di eventi surreali, irrefrenabili, comicissimi che non risparmiano niente e nessuno e coinvolgono minatori travestiti, terroristi irlandesi, professori di matematica troppo buoni, ristoratori indiani con desiderio di paternità, poliziotti bastardi guariti dall'amore... Colore, caos, passione in una girandola di storie narrate con verve straordinaria; una commedia brillante da leggere tutta d'un fiato.
Momentaneamente non ordinabile