Mamma senza paracadute
"Mamma senza paracadute" è la cronaca di un viaggio che comincia con l'annunciazione di una gravidanza inattesa, passa attraverso il disorientamento di vivere in funzione di un altro essere (con il frigo pieno e la testa vuota), e si conclude quando il processo di accettazione dell'identità materna è completato. Laura vive a Firenze, è addetta stampa di un parlamentare, ha un compagno con cui tutto va bene e una vita piena di lavoro, quando scopre di essere incinta. Attraverso il conflitto quotidiano con montagne di problemi pratici, le riflessioni rubate ai ritagli di tempo, i dialoghi con coro delle amiche, dei colleghi, di madri e suocere, Laura si costruisce il mosaico del proprio ideale di maternità, lontano dalla retorica e dai luoghi comuni. Incalzata dal bisogno di ridefinire il proprio posto nel mondo, decide di sfruttare il periodo dell'attesa per mettersi in ascolto di quello che succede dentro e fuori di lei. E' come se al posto degli occhiali avesse un binocolo e con quello si guardasse intorno. Nel suo romanzo d'esordio Lidia Castellani propone una nuova figura di madre, quella per cui un figlio non è più un ostacolo alla libertà femminile, non rappresenta solo un arricchimento affettivo, un istinto di riproduzione, ma è una tappa della propria crescita mentale ed esistenziale. La più completa. E la maternità diventa la conquista lenta e consapevole di una nuova identità, tutt'altro che scontata per donne con la testa e le giornate piene di cose da fare. Scritto con grande sensibilità e un tono leggero, è un viaggio straordinario nei segreti dell'essere femminile: un libro necessario, originale e profondamente vero.
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