L'ultimo guardiano di Ellis Island
3 novembre 1954: John Mitchell, direttore del Centro d'Immigrazione di Ellis Island - nei primi decenni del Novecento luogo di approdo per milioni di immigrati arrivati da tutta l'Europa, compresa l'Italia - è rimasto solo nei grandi ambienti della struttura ormai deserta: tra pochi giorni il centro verrà definitivamente chiuso, non resta che attendere l'imminente arrivo dei funzionari dell'Ufficio immigrazione. In quel poco tempo rimasto, Mitchell mette su carta i ricordi di quasi cinquant'anni trascorsi sull'isola: le migliaia e migliaia di uomini, donne e bambini venuti dal mare, pieni di paura e di speranza, tutta la loro magra vita in un fardello stretto con lo spago, ma anche la moglie Liz, morta troppo presto, e Nella Casarini, la giovane emigrante sarda che lo ha fatto dubitare delle sue certezze e ha messo a dura prova la sua dirittura morale. Oggi, nel tempo di nuovi e sempre più drammatici esodi di massa, di una geografia umana che ovunque nel mondo deve riaggiornare di continuo i propri confini, il romanzo straordinariamente attuale di Gaelle Josse ci riporta alla memoria l'epoca in cui anche noi italiani eravamo "quelli venuti dal mare"... La grande Storia, il Sogno americano infiammato dalla fiaccola di Miss Liberty rivive qui attraverso i ricordi e i rimpianti di un'anima solitaria in preda ai suoi fantasmi. E John Mitchell appare non solo come l'ultimo custode di Ellis Island, ma anche come il suo ultimo prigioniero.