Torte in faccia e calci nel sedere. Il cinema comico americano. 1.Gli anni ruggenti della comunicazione breve
Nessuna forma di spettacolo è stata celebre come il cinema comico americano. Dalle lande più sperdute dell'Asia ai circoli intellettuali della vecchia Europa, tutti hanno conosciuto e conoscono Charlie Chaplin, Stanlio e Ollio, Buster Keaton. Basta una loro immagine, avvolta dallo splendore del bianco e nero, a suscitare in noi un senso di riconoscenza: quella che portiamo a chi ci ha fatto divertire senza farcene vergognare. Non esisteva fino a oggi una storia che raccontasse dalle origini e nella sua globalità la straordinaria avventura di questo genere, che non è soltanto un genere ma un universo. I volumi che compongono la presente opera vanno dunque a riempire un vuoto. E procedendo cronologicamente, raccontano non solo quel cinema, i suoi temi, il suo stile, ma anche i personaggi che ne sono stati protagonisti e l'America che sta alle loro spalle. Perché la grande arte comica non può mai prescindere dalla società in cui e contro cui fiorisce. Il primo volume parte dai primordi e arriva ai primi grandi film dei maestri comici per antonomasia: Chaplin, Keaton, Lloyd. Accanto a loro, altri nomi degli anni ruggenti: Mack Sennett, il re delle comiche scatenate; Mabel Normand, la prima e ultima diva comica; Fatty Arbuckle, mezzo bambino e mezzo mostro; Charley Chase, con un piede già nella commedia; e quel Larry Semon, conosciuto in Italia come Ridolini, che fu a suo tempo celeberrimo e oggi, pur essendo diventato un modo di dire, è stato dimenticato da tutti.
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