Il giornale della scuola
"Un mestiere crudele" lo ha definito Eugenio Scalfari. Crudele perché devi estraniarti da te stesso, vincere timidezza e altri limiti caratteriali, talvolta forzare il riserbo o altre remore dei tuoi interlocutori. Eppure... Eppure il mestiere di giornalista non ha perduto l'antico fascino. Inevitabilmente piegato all'affermarsi di nuove e più avanzate forme di comunicazione, più tecnologico - quindi - e meno "avventuroso", ma sempre presente nelle ambizioni, nei progetti futuri e nella fantasia dei giovani, come rivelano alcuni dati di ricerca riportati all'interno di questo volume. Un libro che vuol essere un manuale per tutti coloro che intendono avvicinarsi a questa fantastica professione, e in particolare per le giovanissime redazioni dei giornali scolastici. Come si comincia, come si scrive un articolo, come si fa un titolo. E ancora: come si svolge una riunione, come si disegna un menabò, come si scelgono i caratteri tipografici, come si impagina. Il tutto confortato da aneddoti dell'Autore, che nell'arco della sua carriera ha ricoperto ogni ruolo del mestiere, e dalle testimonianze e dai consigli delle firme più prestigiose del giornalismo italiano.
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