Ettore Scola. Uno sguardo acuto e ironico sull'Italia e gli italiani degli ultimi quarant'anni
Apprezzato autore di sceneggiature (tra le quali Un americano a Roma, Il sorpasso e Io la conoscevo bene), nel 1964 Ettore Scola debutta nella regia con Se permettete parliamo di donne. Da quel momento, prende avvio la carriera di uno dei registi che più in profondità segneranno il cinema italiano dei decenni successivi. Scola ha dato voce agli umori più graffianti della commedia all'italiana (Dramma della gelosia: tutti i particolari in cronaca, C'eravamo tanto amati, Brutti, sporchi e cattivi, I nuovi mostri, La terrazza, etc.). Nel suo cinema, l'acutezza delle notazioni (generazionali, politiche, di costume) è sempre andata di pari passo con la godibilità delle situazioni rappresentate, e tutto ciò è rimasto anche quando, nei film della maturità, le forme della commedia sono trascolorate in una narrazione più riflessiva (La famiglia, La cena, Concorrenza sleale, etc.).
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