Partecipazione e qualità. Percorsi di condivisione riflessiva nei servizi per l'infanzia di Modena
La partecipazione nella scuola, a partire dai Decreti Delegati del 1975, è stata innanzitutto concepita come una questione di "rappresentanza": figure (famiglie, studenti) tradizionalmente escluse dalle decisioni di politica educativa erano chiamate a fare sentire la propria voce, tramite delega, negli organismi deputati. Il volume presenta un'idea più estesa di partecipazione che va oltre la pura rappresentanza e comporta una condivisione di valori, obiettivi e pratiche tra tutti coloro che agiscono nella scuola. La partecipazione come processo di democrazia diretta che permette a ciascuno bambino, studente, genitore, insegnante - di fare sentire la propria voce, di avere occasioni di confronto, di cooperare su questioni propriamente pedagogiche. Un processo negoziale di riflessione e azione che parte dalla presa di coscienza dell'esistenza di "punti di vista" non sempre collimanti e mira alla condivisione, alla sinergia, alla elaborazione di forme sempre più consapevoli di identità educativa. Il volume illustra e argomenta questa tematica riferendosi a una tradizione di studi sulla ricerca partecipata e la valutazione democratica e presentando, nella seconda parte, tre diverse esperienze condotte negli asili nido e nelle scuole dell'infanzia del Comune di Modena che hanno visto la partecipazione delle famiglie, degli educatori e degli insegnanti, oltre che dei membri del coordinamento.
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