Al di là del mito. Scrittori italiani in viaggio negli Stati Uniti
Nel corso del Ventennio, fra la concezione mitica degli States mediata dai cultori della letteratura d'oltreoceano - come Pavese e Vittorini - e l'atteggiamento critico suggerito dal regime, si diffuse una visione più oggettiva degli Stati Uniti, elaborata da quegli scrittori che scelsero gli Usa come meta dei propri viaggi di conoscenza. Oltre a chiarire il ruolo del cinema e dell'emigrazione nella diffusione dell'american dream e i complessi rapporti fra la cultura fascista e quella statunitense, il volume - che si concentra in particolare sulle opere di Ciarlantini, Barzini jr, Depero, Soldati, Borgese e Cecchi - analizza le tematiche più frequenti nelle riflessioni letterarie del Ventennio sull'America: dalla traversata dell'Atlantico all'incontro straniante con le megalopoli e i grattacieli, dalla segregazione razziale al problema dell'alcolismo e del proibizionismo, dalla condizione disagiata dei nostri emigranti all'emancipazione delle american girls. Da queste testimonianze è possibile trarre non pochi spunti per una riflessione più consapevole sul rapporto fra il nostro e il Nuovo Mondo, e per chiarire oggi, nel mezzo di una nuova crisi mondiale, le radici della nostra percezione dell'America, paese ferocemente contestato, ma nel contempo visceralmente amato.
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