Ad Auschwitz c'era un'orchestra
Il campo di Auschwitz-Birkenau è l'unico a possedere un'orchestra femminile, nella quale, nonostante tutto, può sopravvivere la speranza. La musica sarà per Fanìa, cantante francese di origini ebraiche, il contatto salvifico con la vita, un filo sottile a cui si aggrapperà tenacemente con il preciso intento di sopravvivere e testimoniare, perché nessuno possa mai dimenticare. Dal racconto di Fania Fénelon pubblicato per la prima volta in Italia nel 1977, sono tratti il film "Playing for time" e numerosi adattamenti teatrali. Questa nuova edizione restituisce al lettore la sconvolgente esperienza dell'orrore del nazismo.
Momentaneamente non ordinabile