Identità e paura. Gli italiani e l'immigrazione
L'impatto della globalizzazione emerge chiaramente nella rapida trasformazione che investe la dimensione locale: una delle caratteristiche del mutamento in corso è, infatti, la vorticosa relazione tra flussi e luoghi. Gli immigrati, troppi e così diversi, appaiono agli autoctoni espressione di una palese violazione di antichi confini, territoriali e simbolici, e sollevano ancestrali paure: un senso di frustrazione collettiva che, in assenza di strumenti cognitivi certi per orientarsi, si riversa contro il nemico più prossimo e più debole che assume i tratti della "vittima sacrificabile". Da qui il tentativo di ricostruire una "comunità impossibile", purificata da presenze estrane. Discutere e riconoscere il carattere strutturale del processo - senza ingenue fascinazioni o ideologie difese - significa favorire l'adozione di un modello d'integrazione mirato a garantire coesione in presenza di differenti culture, nel medesimo spazio sociale.
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