Contis di un di Torse
In questa serie di racconti in lingua friulana, l'autore, originario del paese di Torsa nella Bassa friulana, rievoca momenti diversi della propria infanzia e giovinezza: il gesto banale, antico, di cogliere una cicca dal marciapiede; una frase breve, inattesa, sconvolgente; un'etichetta burlona e ingannatrice e la stizza per un grembiule indossato alla rovescia; occhi di bambino rapiti da gocce di pioggia e nuvole paffute mutevoli di un tempo; la prima sigaretta; un grido familiare; una figurina ed un volto desiderato; odori e sapori lontani; un bel sogno inatteso ed un incubo temuto; la puntura di Penicillina; emozioni della durata di un lampo... A volte incidono solchi profondi, indelebili nella memoria, e il ricordo ne appare nitido, preciso. Altre volte lasciano solo segni sottili, come tenui tracce sulla sabbia che il soffio del tempo modifica, appiana o sconvolge, confondendo, nella mente, realtà e fantasia.
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