I vagiti dell'andare
Queste liriche disegnano una traiettoria emozionale lunga venti anni. Con un linguaggio ricercato e colto vogliono marcare una distanza dal presente proprio per cogliere, di questo presente, il significato riposto. L'esito è un'ammissione senza veli, la testimonianza di un'assenza/presenza. Dagli amori virginei e scroscianti, fra quiete pause contemplative e accelerazioni geografiche improvvise, la sensibilità muove verso l'andare come forma disvelatrice e purissima dell'esperienza.
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