Per un'economia perversa
Il presente volume esamina la genealogia, gli sviluppi e gli esiti della ideologia neoliberale, ma ne prospetta anche una possibile disattivazione. Oltre agli obbligati riferimenti alla cultura del liberalismo economico e politico classico, ed alla critica di Marx, trovano particolare spazio, in esso, la riflessione di Thorstein Veblen e la riflessione di Pierre Bourdieu, con il loro affannoso ed estenuante "smercio di identità", con il loro mercato della "personalità". Ma vi trovano spazio anche i molteplici tentativi di decostruzione di quella ideologia, da Bataille a Baudrillard a Deleuze e, con attenzione specifica, alla cosiddetta "economia del pathos" di Klossowski, all'idea, cioè, di una possibile sottrazione rispetto ai meccanismi del "mercato simbolico" e al "codice dei segni quotidiani", per la configurazione di una economia perversa, scorta nel cuore stesso dell'economia di mercato.
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