Henry. Un racconto metafisico
Vicende estreme e degradanti di un'umanità disperata, ai margini di ogni contesto "perbene", si intrecciano con emozioni struggenti e sentimenti di autentico altruismo ed amore, anche laddove sembrerebbero invece prevalere soltanto i più primordiali istinti di autoconservazione e di sopraffazione. Henry, il protagonista di queste pagine, è lucidamente, spietatamente, cosciente, e non lascia né a sé né agli altri alcuna possibilità, alcuna scelta, alcuna libertà. Il Nulla lo pervade e lo affascina come unica soluzione all'irrisolta domanda su chi lui sia veramente, respinto da ogni gruppo e da ogni luogo. Henry non tradisce in nome di un presunto ideale (lo Stato) o di una folle illusione (la gelosia), né attua alcun progetto in nome di un assurdo fine. Tuttavia, anche Henry tradisce: tradisce in nome del Nulla.
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