Ferrante Pallavicino. Il flagello dei Barberini
Ferrante Pallavicino nacque a Parma nel 1615 da un'illustre famiglia che lo forzò al chiostro. Condusse una vita dissipata; accolto nell'Accademia degli Incogniti, scrisse romanzi trasgressivi che gli guadagnarono la persecuzione dell'Indice, dei gesuiti e del nunzio apostolico a Venezia. Fu arrestato per la pubblicazione del "Corriero svaligiato", un pamphlet anticuriale. Tornato in libertà rinfacciò a Urbano VIII Barberini la responsabilità della guerra di Castro in due libelli satirici, la "Baccinata" e il "Dialogo tra due gentiluomini Acanzi". Fu catturato dai gendarmi pontifici ad Avignone e decapitato nel 1644 non ancora ventinovenne. Pagò con la vita l'impertinenza verso il Papa, la Chiesa e la morale imposta.
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