Forme organizzative emergenti. Dalle comunità di pratica ai network informali
Le organizzazioni complesse si trovano a fronteggiare difficoltà sempre più significative nel garantire servizi di qualità ai clienti. Una delle principali ragioni è la crescente divisione e formalizzazione delle strutture e delle procedure che, spesso, comporta una separazione tra le diverse aree funzionali, rendendo difficile sviluppare un orientamento congiunto al mercato e ai suoi bisogni. In questo contesto sembra essere sempre più frequente il ricorso all'utilizzo di comunità di pratica e network informali che dimostrano come nuovi modelli relazionali, basati principalmente sulla partecipazione volontaria e sui ricorso alle nuove tecnologie del Web 2.0, possano rendere più fluide le relazioni interpersonali, valorizzare il capitale sociale diffuso e disperso nelle organizzazioni. Il volume ricostruisce i risultati di un'esperienza di confronto e studio sulle questioni sopra richiamate e si articola in tre sezioni principali: nella prima si riassume l'evoluzione delle teorie sulle comunità di pratica concentrandosi sul dibattito fra i principali studiosi; nella seconda si analizzano tre casi di studio relativi a comunità di pratica operative all'interno del gruppo Intesa Sanpaolo, che di questa ricerca è stato ispiratore e promotore; nella terza, infine, si propongono alcune chiavi di lettura utili alla comprensione del fenomeno, inquadrandolo nella più ampia cornice dell'open innovation.
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