Kate Moss machine
Kate Moss, ideale incarnato della diva d'oggi, fa mutare lo statuto della modella dall'imitazione alla simulazione. Il corpo affusolato, ridotto allo spessore di una lettera o di un codice, non appartiene più all'anatomia ma al lessico del branding e del morphing, plasmando un programma di vita che rappresenta il "destino" neoliberale per eccellenza. Cosa ci racconta la storia di una delle più vivide star del globo? Secondo Salmon, essa narra del nostro graduale divenire strateghi, soggetti agguerriti e capaci di manipolare le nostre competenze e i nostri affetti al solo scopo di migliorare l'immagine e la performance tramite cui abbiamo la sensazione di esistere. Non c'è altro rapporto possibile con se stessi che questo incessante lavoro di messa in valore della propria narrazione. Gli individui non hanno più scelta tra una vita scambiabile e dunque stilizzata, e una vita non stilizzata ma priva di valore. In questa logica esclusiva, siamo ormai tutti tante piccole Kate Moss machine. Prefazione di Vincenzo Susca.
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