Eko e Pan. Quadri di una fiaba
Come è possibile ritrovare il profilo della propria identità se il mondo diventa sempre più istantaneo e offre sempre meno opportunità di radicamento? Questo sembra essere il dramma di Eko, condannata ad una vita che la frammenta e da cui non è possibile emergere, bensì rimanere in una sorta di apnea fatta di dissolvenze e di risonanze. Ecco allora apparire Pan, spirito guida e accompagnatore per uno strano viaggio iniziatico all'interno della lentezza, vista come dimensione che permette la ricomposizione delle diverse idee della vita. Ma non è facile metter insieme questi quadri esistenziali che inevitabilmente presentano reciproche idiosincrasie: come monelli, le diverse scene si ribellano al tentativo di Eko di concentrarle in una sola storia, costruendo piani paralleli di narrazione. D'altro canto è proprio questa confusione, la contemporanea presenza di stati mentali lontani fra loro, a rendere autentica la presenza di Eko nel mondo. Pan non può fare altro che accettare tale apparente contraddizione.
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