Memoriale dell'ultimo angelo
Questo libro è il resoconto di ciò che deve accadere affinché il pensiero dell'uomo possa generare la sua trasformazione. E l'uomo al centro del racconto è Giovanni di Zebedeo, detto l'Evangelista. La vicenda narrata trae inizio diversi anni dopo che il Maestro è morto e risorto. Giovanni vive insieme a Maria, per fedeltà allo strano e misterioso precetto che il Maestro aveva loro additato prima di morire... Il libro può essere presentato come un testo di psicoanalisi che attinge all'esperienza clinica dell'autrice, dove la lezione psicoanalitica junghiana si declina non solo e non tanto nella accurata descrizione della tipologia psicologica dei personaggi, quanto piuttosto per la centralità attribuita al sogno. Il sogno è qui visto, al di là della angusta logica dell'appagamento del desiderio, come la traccia indelebile lungo la quale si snoda quell'autorealizzazione dell'inconscio, che era già letto da Jung come l'altro soggetto dialogante con la coscienza umana. (Dalla presentazione di Alberto Polo)