Cappai e Mainardis. Laboratorio veneziano
L'opera di Iginio Cappai (1932-1999) e Pietro Mainardis (1935) sublima in un alto artigianato che trova nell'accettazione dei limiti e negli stimoli della pratica professionale la propria ragion d'essere. Figli di quella Scuola di Venezia che li ha visti allievi e poi assistenti di Albini e Gardella, Cappai e Mainardis perseguono una tensione civica al progetto contemporaneo centrata in dirompenti operazioni urbane il cui forte impatto sottende intenti di germinazione sociale. I due architetti veneziani hanno praticato una strada autonoma dell'architettura come arte condizionata che vede la tecnica, e il linguaggio, come punto di arrivo e non di partenza.
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