Cattiverìa
Una donna racconta il proprio passato con voce sgrammaticata e molesta. Un uomo rinchiuso in un ospedale psichiatrico impasta episodi colmi di dislivelli di senso, di fantasmi televisivi, di esilaranti peripezie lessicali che dettano i tempi di una follia inquietante. Chi sono costoro? Qual è la loro storia? E perché Cattiverìa ha l'accento sulla i? Se leggerete questo libro viaggerete in un labirinto di specchi, riderete, avrete paura, vi confonderete e quando infine incontrerete la verità sarà del tutto inattesa. Perché è la "nuova tragedia greca", quella che Palazzolo ci presenta, in un romanzo intriso di umorismo ma nel contempo violento e spietato, che esprime "l'impossibilità di essere" mettendo in discussione anche le vostre certezze di lettori.
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