Il biomarket. Le nuove opportunità della ricerca biomedica nel mercato globale

"Lo scienziato non è l'uomo che fornisce le vere risposte; è quello che pone le vere domande" scriveva Claude Lévi-Strauss. Questo libro pone le "vere domande" su un tema d'avanguardia e di importanza globale: il rapporto fra biomedicina e impresa. Il progresso scientifico e le migliorie tecniche, ma anche l'accesso sempre più libero alle fonti di conoscenza, pongono più che mai la necessità di trarre vantaggio dalle nuove scoperte mediche per favorire una più incisiva e risolutiva capacità diagnostica e terapeutica. L'aspetto in questo senso di primaria importanza è la traduzione delle tante monadi in concrete opportunità terapeutiche per sviluppare le cure "che non ci sono" ancora e che urgono per tutti i cittadini del villaggio globale, soprattutto attraverso programmi di "at the bench and at the bedside" - sul bancone di laboratorio e al capezzale del paziente - che accorciano la distanza fra la ricerca medica tradizionale e la cosiddetta "commercial ready medical technology". Si tratta nella pratica di un'enorme attività di coordinamento di sinergie che si cura di collegare più efficacemente e velocemente possibile l'attività biomedica con l'imprenditoria di settore e le istituzioni, con lo sponsor, con l'informazione al cittadino comune, con le altre discipline via via coinvolte. Al fine unico di far avanzare il progresso biomedico, ammortizzando i tempi necessari ai collegamenti e velocizzando gli effetti della ricerca scientifica sulla salute dell'umanità. Fino a poco tempo fa si doveva aspettare un decennio per scoprire, sperimentare e somministrare un nuovo vaccino. Oggi già meno di un anno, domani forse ancora meno.