I contratti di programma. Guida agli strumenti di contrattazione programmata per finanziare iniziative strategiche di sviluppo
La programmazione negoziata è diventata uno strumento fondamentale di politica industriale per attenuare il tradizionale divario economico e sociale ira Nord e Sud, mediante piani di sviluppo territoriale in aree depresse condivisi da imprese e istituzioni centrali e locali. Il concetto di programmazione sta subendo una lenta evoluzione che ne modifica progressivamente le fasi di definizione: da un approccio di partenza top down (dall'alto) basato sulla definizione delle strategie di sviluppo da parte degli organi statali preposti, si sta affermatido, infatti, una logica bottom tip (dal basso) di mercato, che limita il ruolo del governo centrale a un'attività di coordinamento. L'autore, dopo una breve introduzione sui concetti di 'aiuti di stato', 'fondi strutturali e aree depresse', analizza, sia a livello teorico che pratico, la funzione e l'utilizzo di specifici strumenti della programmazione negoziata: i contratti di programma. A una trattazione sul ruolo e l'evoluzione di tali strumenti, segue infatti, un'analisi rigorosa delle relative modalità di pianificazione e utilizzo che individua obiettivi, localizzazione, portatori di interesse, investimenti ammissibili, fonti finanziarie e procedure dei contratti di programma. Il libro e arricchito da una parte aggiornata sulla recente introduzione dei contratti di localizzazione e dei contratti di filiera (in particolare nel settore agroalimentare), di cui fornisce un'ampia ed esauriente descrizione di tutte le fasi dell'iter procedurale.
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