Zonodrakontis. Momenti di una mitologia
Avvalendosi dei risultati di numerose ricerche sul campo, Alberto Borghini ci propone in queste pagine una lettura simbolica e semantica dei fatti e dei personaggi del folklore popolare. Da un racconto delle Langhe che narra di una mamma disperata perché, al suo risveglio, continua a trovare la figlia sul letame, a uno lucano che propone Sant'Antonio nei panni di 'apportatore del fuoco' e dunque di 'benefattore dell'umanità' che furono, secondo la mitologia greca, di Prometeo; dalle corrispondenze tra un episodio delle "Metamorfosi" di Apuleio e talune credenze relative a una figura della paura del bellunese, la cosiddetta Smara, ad alcune tradizioni delle valli ossolane su una delle più affascinanti figure della paura nell'area alpina, la Vaina; da un'indagine volta a evidenziare le comunanze tra diverse figure di streghe in varie zone d'Italia a una tradizione della Val di Susa e infine all'interpretazione del termine zonodrakontis, nella cultura antica epiteto della dea lunare (e infernale), Selene-Ecate, cui si attribuisce una cintura in forma di serpente: l'autore ci svela sorprendenti convergenze diacroniche e analogie fra mondo antico e immaginario folklorico attuale, mostrandoci la complessità dinamica e multiforme della mitologia anche attraverso i frammenti di ricordo di un vecchio montanaro.
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