Democrazia amministrata. Come la pubblica amministrazione contribuisce alla rappresentatività democratica
Nel giugno 2019 l'imbarcazione Sea-Watch 3, gestita da un'organizzazione umanitaria, soccorre dei migranti a bordo di un gommone in mezzo al Mediterraneo, chiedendo di approdare in un porto italiano. Il permesso viene negato. Nel tentativo di ottenere la sospensione dell'ordinanza, l'equipaggio mette in moto un processo legale e amministrativo che, prima di concludersi con l'arresto della comandante (il caso verrà poi archiviato), coinvolge una varietà di soggetti istituzionali: dal ministro dell'Interno alla Commissione europea, dalla Guardia costiera alla Guardia di finanza, dal ministero della Difesa a quello dei Trasporti, dal TAR al governo olandese, dalla prefettura di Agrigento alla Corte europea dei diritti umani. Nell'ambito del potere discrezionale che la legge conferisce loro, tutti questi funzionari pubblici hanno agito in modo appropriato? E come possono i cittadini valutare la conformità della loro condotta? L'esempio ci invita a interrogarci su come garantire che in una democrazia rappresentativa obiettivi e valori dei rappresentanti eletti dal popolo siano attuati e realizzati correttamente dai funzionari pubblici. La democrazia è infatti amministrata da un mosaico di istituzioni, regole, strumenti, meccanismi e persone, nel quale i pubblici funzionari sono il mezzo per assicurare che obiettivi e priorità politiche siano attuati coerentemente con le intenzioni dei policy maker e producano gli effetti attesi dagli elettori. Ecco allora che si pone il tema cruciale della legittimazione democratica dell'amministrazione pubblica e della necessità di evitare che il funzionario pubblico, nella discrezionalità della propria azione, cambi rotta rispetto ai principi e ai valori affermati dagli eletti in sede legislativa e rispondenti al mandato elettorale. A salvaguardia della democrazia, la discrezionalità richiede un sistema di pesi e contrappesi in cui, accanto ai meccanismi di controllo e alle capacità dei singoli, entra in gioco il «rafforzamento dei valori»: una dinamica reciproca e complementare tra sistemi di governo e strutture di governance, che dà forma alla democrazia amministrata. Prefazione di Marcella Panucci. Postfazione di Giovanni Valotti.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa