Il viaggio (in)finito. Saggi sulla moda e sul turismo
Abitare condivide lo stesso etimo del sostantivo abito. All'evidente parentela etimologica e simbolica tra abitare e abito si affianca dunque un'altra parentela, quella tra due soglie connesse tra loro: il viaggio e la moda. Il viaggio esprime lo sconfinamento dell'abitare in sé stesso o in un altro abitare; la moda esprime lo sconfinamento dell'abito in un altro modo di vestire i propri corpi e di vivere la propria veste, i propri costumi. Per mezzo dei viaggi, l'abitare si è di continuo trasformato, così come per mezzo delle mode si sono trasformati gli abiti. Al tempo stesso, per mezzo dei nuovi modi di abitare sono mutate le mode, per mezzo dei nuovi modi di simboleggiare la propria soggettività sono mutati i viaggi. Questo libro tratta dunque alcuni temi del viaggio e della moda: un viaggio infinito in quanto continua a finire tornando alle sue stesse origini. Mai forse come in questo nostro tempo (caratterizzato da globalizzazione, reti, mondi virtuali) le dimensioni del viaggio hanno raggiunto una così profonda metamorfosi dei propri contenuti e dei propri mezzi: se in passato era il fattore tempo a vincere sullo spazio (la velocizzazione dei trasporti), oggi è il fattore spazio a vincere sul tempo (la simultaneità delle reti).