Il parco archeologico della Neapolis di Siracusa

Il parco archeologico della Neapolis di Siracusa

Il parco della Neapolis, dal greco 'città nuova', ospita la gran parte dei monumenti antichi siracusani giunti sino ai giorni nostri e costruiti a partire dalla fondazione, nel corso del periodo greco e infine della conquista romana. Il parco, concepito con l'intenzione di circoscrivere tutti i monumenti in una zona protetta dall'espansione urbanistica, fu realizzato dalla Soprintendenza della Sicilia Orientale fra il 1952 ed il 1955. I monumenti più evidenti erano già stati portati alla luce da scavi a cura di Lo Faso, che ne pubblicò i risultati nel 1840, e poi da due grandi nomi della prima archeologia siciliana: Paolo Orsi e Luigi Bernabò Brea, quest'ultimo Soprintendente al momento della costituzione dell'Area Archeologica. Il parco si erge sul rilievo montuoso del colle Temenite; a Sud ci sono i grandi monumenti della Neapolis; a Nord le Latomie, ricavate nella roccia del colle stesso. Nei pressi del parco scorre il fiume Anapo. Tutto il colle è ricco di acque sotterranee fin dall'antichità, come leggiamo nelle descrizioni degli storici. A testimoniarlo ancora oggi è il Ninfeo, la fontana monumentale posta sulla cima, sulla terrazza sovrastante il Teatro greco.
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