Volevo essere James Bond. E Federico rideva... rideva...
"Claudio Ciocca è stato, tra gli amici di Federico, il più discreto e prezioso che io ricordi; del resto ricambiato abbondantemente dal grande regista, che ne aveva fatto una sorta di provvido rabdomante dei suoi umori, notoriamente mutevoli. Ciocca fu per Fellini più di un portafortuna, al punto di vedersi assegnare una funzione benefica qualunque fosse il bisogno quasi infantile di essere rassicurato. Si sono voluti bene, con la puntualità e l'allegria di due singolarissimi complici." Sergio Zavoli
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