Morale della favola. Storia inedita di miseria e nobiltà
Una favola inversa: la principessa si ritrova cenerentola. E chi poteva raccontare una favola, se non una principessa? Giulia Odescalchi, "nata sotto a un cavolo reale", si veste di ironia per raccontare una vita gravata dal peso di dover essere sempre all'altezza del passato. Con tratto poetico ed evocativo, disegna i contorni di un'infanzia dolce e vivace, vissuta tra gli agi e le restrizioni di un'educazione a volte rigida e formale; gli anni dell'adolescenza, la voglia di smettere le scarpette di cristallo per indossare più comode pantofole pelose; la maturità, la sua esperienza di sorella, moglie e madre; il divorzio. Come in ogni favola che si rispetti, sono presenti fate madrine e orchi, castelli e stalle, amori e gelosie. Ma alla fine, su tutto, vince la voglia di vivere di una donna che riesce a riappropriarsi di se stessa, anche a discapito delle convenzioni sociali.
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