Biblioteche e gli archivi durante la seconda guerra mondiale. Il caso italiano (Le)
Venti saggi di importanti studiosi italiani e stranieri ripercorrono il destino delle biblioteche in tempo di guerra, soffermandosi soprattutto (con l'unica eccezione degli Archivi spagnoli durante la Guerra civile) sulle biblioteche italiane durante la Seconda guerra mondiale: i servizi che continuarono a garantire al pubblico nonostante le condizioni di estremo disagio; le misure che furono adottate a tutela del patrimonio artistico, per scongiurare disastri che si erano verificati già durante il primo conflitto mondiale, affermando così la necessità di preservare i beni artistici e culturali. Soprattutto a partire dallo scoppio della Seconda guerra mondiale si prendono allora a studiare piani di protezione, trasferimento e ricovero del prezioso materiale bibliografico, misure che saranno messe immediatamente in atto con l'entrata in guerra dell'Italia. La tempestività di questi interventi, accanto allo strenuo impegno e alle qualità professionali e umane di gran parte dei bibliotecari e sovrintendenti, hanno permesso di limitare i danni, risparmiando dalla distruzione un patrimonio di valore inestimabile.