Verità e anticristo. L'eresia di Jan Hus
Nel contesto del Grande Scisma d'Occidente, nel momento più grave della crisi della chiesa, costretta a fronteggiare lo scandalo di tre papi posti alla sua guida, il predicatore boemo Jan Hus, su cui pesano già la scomunica e l'accusa di eresia, scrive il suo De Ecclesia. Dal testo emerge che una è la verità, anche se si può presentare sotto molteplici forme: essa deve essere principio normativo per organizzare la società e gestire il rapporto del singolo con l'autorità. Chi occulta, distorce, vive in modo contrario alla verità è Anticristo. L'Anticristo pretende obbedienza, chiede adesione alle sue oscure trame, perseguita chi gli si oppone; quando l'Anticristo arriva a occupare il gradino più alto della scala gerarchica, è compito di chi conosce la verità smascherarlo e combatterlo affinché non faccia proseliti. In nome di questa verità, il 6 luglio 1415 Jan Hus moriva sul rogo, condannato dai giudici del Concilio di Costanza.
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