Novelle del mondo occulto
Luigi Capuana: l'autore di Giacinta e del Marchese di Roccaverdina; il teorico del verismo, tra i maggiori critici del secondo Ottocento, amico di Verga, De Roberto, Pirandello; il novelliere di razza, il geniale inventore di fiabe, lo sperimentatore di generi e di forme; il professore universitario, il difensore in tribunale del Mafarka marinettiano; don Lisi, rigoroso ed entusiasta, credeva agli spiriti. E sulle manifestazioni del sovrasensibile pubblicò - "il primo in Italia a occuparsi dello scabroso soggetto" - due studi sorprendenti. Ai fenomeni straordinari, tracce di un mondo naturale occulto, dedicò inoltre diverse novelle, alcune delle quali non sono state finora ripubblicate dopo le prime edizioni in volume. Le inversioni temporali, il quadro animato, il vampiro, il fantasma, l'essere invisibile, la telepatia, il mesmerismo, l'allucinazione: Capuana esplora i limiti estremi dell'umano con la lente dello psicopatologo, non lascia alcuno spazio al sovrannaturale; tutto rientra infine nel "mondo della realtà". Eppure, un senso di mistero e di turbamento permane, affiorante dall'oltre psichico ed erotico dei personaggi ("prefreudiani") di queste novelle: un livello doppio d'elaborazione fantastica, che sembra rivelare una tensione e un umore già pienamente novecenteschi.
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