La scienza nuova della nazioni e lo spirito dell'idealismo. Su Vico, Croce e Hegel
Un confronto tra Vico e lo storicismo idealistico si rivela assai utile a chiarire, per 'contrasto' rispetto all'interpretazione crociana e all'accostamento alla filosofia hegeliana, lo status epistemologico della nuova scienza vichiana. La lettura qui proposta focalizza l'attenzione sull'unitarietà di 'metodo' e 'oggetto' della "Scienza Nuova". Essa si presenta infatti come fondazione metodologica di una nuova scienza, la cui esigenza di rigore e di completezza, che resta forse insuperata, si contrappone alla 'oscurità', alla confusione di piani disciplinari eterogenei ravvisata da Croce. Nella scienza intorno alla 'comune natura delle nazioni', la storia, la categoria di 'trasformazione storica', è una parte soltanto, quella diacronica, di un'indagine più ampia, che intende offrire i principi generali per ogni possibile ricerca di tipo antropologico. Lo spirito-ragione e le sue manifestazioni nella storia, da un lato, e la dialettica delle 'determinazioni essenziali', dall'altro, sono rispettivamente l'oggetto e il metodo (peraltro, com'è noto, in linea di principio coincidenti) della filosofia dello spirito hegeliana; le costanti culturali dei diversi popoli con la sottesa istanza di 'fondazione civile' dell'intero sapere e l'analisi di tipo genetico-critico del "ritruovare la guisa" sono rispettivamente l'oggetto e il metodo della 'Scienza Nuova'. Il 'compimento' filosofico, realizzantesi nella luce razionale dello stato, è il tema hegeliano; le 'origini' oscure "già da tutti disperate a sapersi", in cui pure si registra già la struttura dell'ordinamento civile umano, costituiscono invece il tema vichiano.
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