Post. Confessioni di un ex comunista

Post. Confessioni di un ex comunista

Perché la 'generazione di sinistra', quella del mitico '68, appare oggi culturalmente confusa e dispersa proprio mentre è chiamata ad assumere in ogni campo le, maggiori responsabilità? Dove è finita e cosa nascondeva la mistica di allora? Perché la svolta del Pci dell'89, nonostante le premesse, non ha dato vita a un vero cambiamento della sinistra italiana e a una classe dirigente in grado di dare un'anima alla Seconda Repubblica? In questo saggio si analizzano fatti, responsabilità, errori di allora individuando in essi le origini dell'attuale crisi di identità della sinistra. La via di uscita non è nell'amnesia ma in un dialogo serrato, emotivo e razionale, con le passioni e le ragioni dei padri della generazione antifascista. Solo ricostituendo un filo unitario e critico col proprio passato, riscoprendo il pensiero di filosofi e storici 'lontani' come Croce e Del Noce, De Felice, Furet e Nolte, una generazione indelebilmente segnata dall'esperienza di sinistra può liberarsi dalla malinconia e riscoprire, l'amore per la vita e per una idea di democrazia e riforma fondata su tradizione e libertà. Assolvendo così al suo compito storico. quello di far da ponte tra il Novecento dei padri e l'era della globalizzazione dei figli.
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