Medicina e filosofia. Per una storia dell'embriologia medievale nel XIII e XIV secolo
Nei secoli centrali della Scolastica le diverse teorie sulla generazione umana, pur costituendo un ambito dottrinale pertinente alla medicina, appaiono caratterizzate da un indubbio profilo filosofico che le colloca nel più ampio e generale campo della filosofia naturale. La complessa tradizione relativa alle dottrine embriologiche confluite nella medicina scolastica rappresenta il fertile terreno d'incontro di esigenze pratiche, specifiche della professione medica, con le appassionanti speculazioni teoriche sull'origine e la formazione dell'essere vivente. L'embriologia medievale si rivela dunque un ambito dottrinale particolarmente idoneo alla comprensione dei rapporti teoretici e istituzionali intercorsi tra la medicina e la filosofia, due discipline che, nel complesso sistema dei saperi medievali, esprimono in molti casi forme di conoscenza e contenuti strettamente correlati, ma le cui reciproche soluzioni si presentano talvolta in profondo contrasto. In questo senso, l'indagine embriologica dei maestri medievali si rivela attenta nel fare proprie le diverse soluzioni, filosofiche e mediche, laddove esse si mostrino effettivamente utili alla reale conoscenza del corpo umano.
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