Lavorare con la conoscenza. Soggetti, processi, e contesti nell'«economia immateriale»
Erranza, ibridazione, pluralità prospettica sono alcune parole chiave che segnano l'avvento della società della conoscenza. Essa, 'incerta' e 'rischiosa', è ormai un fatto del nostro divenire sociale; ha conquistato il territorio del mondo professionale e produttivo modificandone i tempi, gli spazi, le strutture, le procedure e persino le identità, che a loro volta hanno contribuito a cocreare la società 'conoscitiva'. Anche il lavoro ha subito profondi cambiamenti. Non è più solo un'esperienza etica - come nella modernità -, un'esigenza del soggetto di dare senso alla sua esperienza di vita; ma è anche un'esperienza 'estetica', che spinge l'individuo a sperimentare, nel proprio intimo spazio personale, nuove geografie di vita. Diverse problematiche, per il momento tutte aperte, si affacciano dunque all'orizzonte della cultura organizzativa e del mondo professionale, dimensioni sociali impreparate a vivere un'epoca di 'enigmi' e di eventi 'inammissibili'.
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