Autoreverse
Un immigrato meridionale a Torino fa il portiere all'Hotel Roma, dove tutti gli chiedono la camera 313, quella dove si è suicidato Cesare Pavese. In albergo si presenta anche un critico che viene da Parigi: è alla ricerca dell'unico nastro forse disperso con la voce dello scrittore. Il portiere e il critico fanno amicizia e, come in un vecchio nastro, le loro voci e le loro storie si intrecciano: si raccontano, parlano dei loro paesi, delle occasioni che la vita gli ha offerto... Ma sempre i loro discorsi ritornano a lui, Pavese, alla sua vita, alle donne, ai suoi amori infelici. Come Constance Dowling, l'attrice americana cui lo scrittore fu legato, che poco alla volta diventa la coprotagonista del libro. Fino a interrogarsi sulle numerose telefonate che Pavese fece dalla camera 313 quel tragico giorno di fine agosto. Senza ricevere alcuna risposta.
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