Il pallone è tondo

Lo sport più amato, più ricco, più seguito, più narrato; ma anche il più corrotto. Rappresentazione del potere e del danaro, ma anche il divertimento dei poveri, luogo per eccellenza di esibizione delle abilità, individuali e collettive. Il calcio a tutto tondo, fatto di storie, reportage, inchieste: quello di ieri, che per Gianni Mura "era un calcio impastato di ironia, di rabbia, di umanità. Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti come nella canzone di Conte. Non tornerà più perché il castello è cresciuto e le fondamenta sono sempre bugie"; e quello di oggi, dal divismo alla tratta dei baby-calciatori, dalle curve e gli ultrà alle trasformazioni degli ultimi decenni. L'intervista di Giuliano Capecelatro a Carmelo Bene è solo l'ultima del coro di voci che disegna e svela il mondo dorato, il colosso dai piedi d'argilla, fatto di spettacolo e violenza, truffe e imbrogli, diritti televisivi e stupidità abnormi, campioni e vite spezzate.