Il mio ragazzo è un genio, me l'ha detto lui
Gianfranco Marziano "è un celebre fra pochi... scrive canzoni molto belle che suona e canta (molto male)... la sua è una notorietà costruita negli anni, sullo scambio di cassette registrate. Incide (a casa sua, con tecnologia presa in prestito) dischi che nessuno compra ma che tutti vogliono masterizzarsi. E' un autore di testi capace di raggiungere vette di autentica poesia per precipitare volontariamente in una volgarità talmente gratuita da farti spalancare le braccia. E' un sensore di nuove cafonaggini, un esperto di musicisti falliti... scova il fallimento e l'aspetto tragicomico del singolo (e dunque della società) nella trama di unacamicia da mercatino o nella crepa di un'espressione facciale. Per questo tratta l'intero scibile umanocome un enorme campionario di piccole meschinità in cui tutti possiamo riconoscerci e ridere". (Diego de Silva)"Cosa si contesta a Marziano? Spesso la volgarità gratuita: bestemmie, parolacce, frasi sconnesse, piccoli inutili deliri contro la religione. Tutto gratuito, cioè, tutto eccessivo, non necessario. Ma è proprioquesto che me lo fa apprezzare, come onesto cantore di questo particolare mondo mutato. Gianfranco Marziano è veramente spaventato delle cose che dice, non è lieto di raccontarle (anche se ironico è il tono). Conosce la sofferenza che quel mondo e quelle persone si portano dietro". (Antonio Pascale)
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