Padrone e sotto
Crudele come il gioco di "padrone e sotto", questo romanzo di un microcosmo retto dalle passioni ha sullo sfondo un cambiamento irreversibile: il passaggio dal mondo contadino alla società dei consumi. In questo paese dei destini incrociati alle soglie degli anni sessanta, c'è Marietta, la cui vergine bellezza è insidiata; c'è Matteo brigante, di nome e di fatto. E don Cesare, ricco proprietario e impenitente donnaiolo, e donna Lucrezia, virtuosa e depravata... generazioni di lettori sono rimaste "incuriosite e attratte - scrive Goffredo Fofi nell'introduzione - dal modo in cui uno straniero riusciva a rivelare senza compiacenza i nostri difetti e le nostre 'leggi'... e raccontare in un modo inedito, e così eccitante, il sesso: i nostri usi e costumi sessuali coperti ancora in quegli anni da veli di ipocrisia. L'intrico dei ceti e dei sessi è fatto di pulsioni e manovre destinati a ottenere potere e possesso; il possesso è come sempre Ia 'roba' ma si esprime più compiutamente e maschilisticamente nel possesso detta donna".
Momentaneamente non ordinabile