Santi vicini. La religione locale nella Spagna del sedicesimo secolo
Alla fine del cinquecento, nella Spagna di Filippo II, in Castiglia fu fatto circolare un questionario per raccogliere informazioni su credenze e pratiche religiose di città e villaggi. Questo censimento 'ante litteram' rappresenta un documento straordinario, perché restituisce la viva voce del popolo, che in prima persona descrive come sente e vive la fede. Un modo molto diverso da quello che traspare dalle norme e dai decreti ufficiali della Chiesa, concretamente modellato dalle necessità quotidiane: la paura per un cataclisma naturale che spinge a chiedere aiuto al santo patrono, il voto offerto alla vergine Maria per ottenere una grazia, la processione al santuario intrapresa per invocare la fine della siccità. A partire dal culto delle immagini, delle reliquie, dei santi patroni, dei luoghi sacri, delle invasioni degli insetti e delle altre calamità emerge il rapporto che gli uomini hanno con i santi e con il cielo. Con lo sguardo della moderna antropologia e in prospettiva storica, Christian ricostruisce un affascinante percorso che scandisce le tappe fondamentali della storia della religiosità popolare in Europa.
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